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Mafia e droga tra Caltanissetta e Agrigento: sei condanne

I giudici della prima sezione della Corte di Appello di Caltanissetta, hanno modificato il verdetto di primo grado del processo scaturito dall’inchiesta “Gallodoro”, condotta sul campo dai carabinieri del Ros, che avrebbe sgominato il mandamento mafioso di Mussomeli, e disarticolato un traffico di cocaina tra le province di Agrigento e Caltanissetta. Fatta luce anche sull’omicidio di Gaetano Falcone, compiuto a Montedoro il 13 giugno del 1998, e per tanti anni rimasto un caso irrisolto. La prescrizione ha cancellato diverse condanne e ridotto le pene inflitte agli altri imputati.

Inflitti 5 anni e 6 mesi di reclusione a Claudio Di Leo, 61 anni (in primo grado era stato condannato a tredici anni e due mesi); 2 anni e 10 mesi a Domenico Avarello, 41 anni di Canicattì (sei anni, otto mesi e venti giorni in primo grado); 6 anni, 2 mesi e 20 giorni a Francesco Pollara, 42 anni di Palermo (dieci anni, due mesi e ventisei giorni); 2 anni e 1 mese a Filippo Cacciatore, 59 anni di Cammarata (tre anni e dieci mesi); 1 anno e 2 mesi a Vincenzo Scalzo, 48 anni di San Cataldo (due anni, otto mesi e ventisei giorni); 1 anno e 2 mesi a Giovanni Siragusa, 39 anni di San Cataldo (un anno e sei mesi).

Non luogo a procedere, per intervenuta prescrizione, nei confronti di: Domenico Mangiapane, 42 anni di Cammarata; Giovanni Valenti, 47 anni di Favara; Vito De Maria, 61 anni di Cammarata; Maurizio Matraxia, 56 anni di San Giovanni Gemini; Vincenzo Insinna, 58 anni di Vallelunga; Pietro Antonio Baudo, 49 anni di Vallelunga; Antonino Lattuca; non punibile, per particolare tenuità del fatto, Alexander Lattuca, 28 anni di Mussomeli.

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