Il governo si oppone all’allungamento dei contratti dei 280 ex navigator disposto dal presidente della Regione Sicilia Renato Schifani. “In relazione alle notizie di stampa circolate in queste ore relative alla proroga degli ex navigator, scaduti lo scorso 31 ottobre, si precisa che i contratti non sono prorogabili”, puntualizza una nota del ministero del Lavoro. “Sul tema e nell’ambito delle attività di coordinamento, è stata invece avviata una mera attività ricognitiva tra le Regioni. Eventuali ulteriori utilizzi degli ex navigator richiederebbero l’approvazione di una apposita norma, non allo studio del Ministero”, specifica la nota. Sono circa 1.000 in tutta Italia gli ex navigator. I sindacati hanno già chiesto un incontro al ministro del Lavoro, Marina Calderone, proprio per discutere di un eventuale ‘salvataggio’ del personale. Di mezzo, c’è anche il ruolo svolto dalla Regioni: almeno tre di esse (Sicilia, Basilicata e Molise) sarebbero favorevoli a una proroga dei contratti scaduti a ottobre. La Regione Siciliana ha espresso «la propria volontà in ordine all’esigenza di continuare ad avvalersi, fino al 31 dicembre 2022, del personale che presta assistenza tecnica presso le sedi territoriali della Regione Siciliana per il funzionamento del reddito di cittadinanza e per l’attuazione del programma “Garanzia Occupabilità Lavoratori”», ma non sono mai stati avviati «passaggi in ordine alla contrattualizzazione del personale»; notizie in tal senso «sono destituite di fondamento e non rendono giustizia all’agire celere, puntuale e preciso dell’Amministrazione che presiedo». Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in una nota indirizzata al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali,intervenendo sulla vicenda della proroga per i contratti dei 280 ex navigator che operano nei Centri per l’impiego della Sicilia. Il presidente Schifani sottolinea, inoltre, come «l’Amministrazione si è mossa nel proprio ambito di competenza istituzionale, dando preciso riscontro alla richiesta in ordine alle proprie esigenze di operatività dei Centri per l’impiego, limitandosi, dunque, a dichiarare il proprio intento, così come peraltro richiesto espressamente» dal Ministero del Lavoro nella nota a cui si è dato riscontro.
Dal ministero del Lavoro si spiega in un comunicato che “la proroga dei navigator non è tecnicamente possibile”. Servirebbe, si sottolinea, una norma ad hoc che al momento non sarebbe in cantiere né allo studio del dicastero. Piuttosto si sarebbe avviata “una mera attività ricognitiva tra le Regioni”.