Consulte comunali di Caltanissetta: che fine hanno fatto? Lo chiede il cittadino Turturici
Armando Turturici: Ai sensi dell’art. 54 dello Statuto del Comune di Caltanissetta, dovrebbero essere istituite consulte tematiche e territoriali con attenzione a tutte le problematiche sociali.
Il fine di queste Consulte dovrebbe essere quello di promuovere la partecipazione CIVICA all’attività amministrativa comunale, rappresentando sedi di confronto, discussione, proposte su vari temi e svolgendo funzioni di pulso e sostegno all’attività dell’amministrazione.
Il 25 febbraio 2021 è stato presentato l’avviso pubblico per l’adesione alle varie consulte comunali (viabilità, sviluppo economico, occupazione, culturale, volontariato, terza età, scuola, giovani, sport, disabilità, salute, benessere animali, e via discorrendo) e in tantissimi hanno aderito (io personalmente ho aderito a 6/7 Consulte diverse) per provare a dare un contributo alla crescita della città e poterla vivere attivamente al posto di subirla.
Nonostante le molteplici adesioni, a oggi non vi è tratta di alcuna Consulta comunale e i cittadini continuano a disinnamorarsi e ad allontanarsi dalla gestione del Bene Pubblico. Questo è un gran peccato perché Caltanissetta è pienissima di persone perbene, professionali, innamorate della città, pronte a lavorare a titolo gratuito per migliorarla sempre più. Invece, il cittadino non solo non viene ascoltato, ma viene anche mal visto se parla, suggerisce o lamenta dei disservizi. Visti i numerosi errori di questi anni nonostante il numero elevato di assessori mai visto prima (siamo a 8), non sarebbe stato il caso di “sfruttare” gratuitamente le Consulte composte anche da professionisti dei vari settori? Forse avremmo potuto evitare tanti problemi (vedi caso Piscina Comunale e Stadio Tomaselli) e coinvolgere attivamente tante persone che aspettano solo un’opportunità.