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Serve intervento urgente! Comuni con organici ridotti all’osso e uffici bloccati, Brandara scrive a Schifani

Comuni con organici ridotti all’osso e uffici bloccati, Brandara scrive a Schifani: “Serve un intervento urgente”

La sindaca di Naro evidenzia in particolare la situazione del suo Ente, che oggi versa “in una situazione disastrosa”

Dipendenti in servizio ad orario ridotto e Comune con servizi a rischio, la sindaca di Naro Maria Grazia Brandara scrive al presidente della Regione Schifani: “Serve un intervento a sostegno di tutti i Municipi”.

La prima cittadina ha inoltrato una missiva al Governatore, chiedendogli appunto di porre “la sua attenzione sulla disastrosa situazione in cui versa il municipio che rappresento e rende arduo il mio compito di sindaco e di tutti gli altri della regione siciliana”.

Ad oggi, evidenzia Brandara, i precari sono stati stabilizzati con sole 18 o 20 ore di servizio settimanale, con una retribuzione che non è quindi adeguata alle esigenze familiari (inferiore a mille euro). Il tutto ha ovviamente anche un impatto negativo sull’operatività dell’Ente.

“Il personale in attivo – continua Brandara nella lettera – è formato da un numero esiguo di dipendenti che assicurano la presenza in proporzione alle ore stabilite per contratto, insufficienti ad assicurare il servizio nei vari comparti e, tra questi, diversi si apprestano ad andare in pensione. Senza parlare della necessità di figure apicali per ricoprire il ruolo di responsabili di posizione organizzativa, così come di operai manutentori. Due distanze per professionalità e specializzazione che sono egualmente indispensabili”.

Brandara in particolare denuncia il “grave stato di inefficienza e degrado in cui stanno precipitando i comuni siciliani, a causa della mancanza di riguardo alla dignità della persona anche attraverso l’adeguato e giusto riscontro economico derivante da lavoro pubblico”, e chiede “un urgente incontro per affrontare tale gravoso problema che è certo arrecare disagi e danni a tutte le municipalità della Sicilia a partire dalla mia comunità ed al mio Ente che oggi è anche in dissesto”.

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