Sarà presentato a Roccamena l’11 novembre alle ore 10:00, il nuovo libro di Marco Bova “Matteo Messina Denaro, latitante di Stato” per Ponte delle Grazie editore gruppo Mauri Spagnol.
Nel suo libro, Marco Bova ripercorre nei dettagli piste investigative, tentantivi di depistaggi e avvenimenti all’apparenza inspiegabilo, che hanno in qualche modo agevolato la latitanza del capo dei capi di cosa nostra a partire dal 1993. Una serie di incomprensioni, rancori e sentimenti di rivalità sorti tra istituzioni e forze dell’ordine che unitamente alla mancanza di un coordinamento efficiente delle indagini hanno reso impossibile ad oggi la cattura del boss di Castelvetrano.
L’autore sottolinea anche l’evoluzione avvenuta nell’organigramma di cosa nostra e nelle sue abitudini, una mafia in evoluzione, che si “strica” con gli ambienti massonici e il mondo dell’alta finanza e dell’imprenditoria immobiliare. Nuovi orizzonti quindi nei business che sostengono l’associazione criminale, ad oggi lontana dal clamore mediatico della gestione corleonese, ma molto più infida e pericolosa, in quanto l’infiltrazione silenziosa all’interno dei salotti bene e degli enti istituzionali, la rendono capace di operare in silenzio. Una mafia che dirige i propri interessi quasi alla luce del sole, in contrapposizione ad uno Stato che non vede o sembra fingere di non vedere.
La presentazione fortemente voluta dall’organizzatore Roberto Mirandola avverrà presso l’Auditorium comunale ed avrà come moderatore Egidio Morici, giornalista della testata tp24, seguiranno gli interventi dell’On. Carmine Mancuso in rappresentanza dell’ass. “Memoria dei caduti della lotta contro la mafia”, l’On. Nicola Morra ex presidente della Commissione parlamentare antimafia, l’On. Davide Aiello componente della Commissione parlamentare antimafia e Carlo Pulci militare in quiescenza della Guardia di Finana. La scelta dei relatori da parte dell’organizzatore Roberto Mirandola, vuole essere un chiaro e forte segnale di come di mafia non si parli mai abbastanza, e come il tema nonostante l’apparente assopimento dell’attività criminale resti più vivo che mai. La figura di uomini che si pongono al servizio dello Stato come Carmine Mancuso, nonostante il dolore inflitto dalla mafia, restano per le generazioni future il miglior esempio di come la soluzione al fenomeno mafioso non siano odio e violenza, ma un forte e costante desiderio di legalità.
Marco Bova racconta infatti nel suo libro, di come in seguito al blitz Eden del 2013 la DDA di Palermo abbia disposto il riascolto delle intercettazioni raccolte dalla procura in tre anni di indagini. In una delle migliaia di conversazioni raccolte un importante imprenditore massone di Castelvetrano, parlando di una passeggiata notturna a Roccamena lascia intendere la possibile presenza del latitante nell’entroterra siculo, mettendo in allerta i militari del GICO in virtù del fatto che uno degli storici complici di don Ciccio Messina Denaro, fosse originario proprio di Roccamena. La presentazione sarà aperta al pubblico e sarà inoltre possibile partecipare al firmacopie con lo scrittore. Il Giornale centro Sicilia sarà presente con le proprie telecamere per documentare l’evento e intervistare i partecipanti al termine della presentazione.
Salvatore Battaglia