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Naro. Inaugurazione Murales in via Vanelle, quello che la frana ha sventrato rinasce con l’arte 

A Naro saranno inaugurati domani, sabato 8 ottobre alle 18.20 i murales realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle arti di Firenze all’interno dell’area di via Vanelle, gravemente danneggiata dalla grande frana del 4 febbraio del 2005. Un percorso di riqualificazione urbanistica grazie all’uso dell’arte pubblica. A rendere particolarmente goloso questo momento, la distribuzione al pubblico di pani cunzato, e non solo, offerti da Euroform, con la partecipazione del panificio Bonanno e Olio Naristeo.

I giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze sono stati al lavoro in queste settimane: dalle pareti delle case sventrate dal crollo riemergono momenti di vita quotidiana. 

Era il 4 febbraio del 2005 quando una frana devastò la via Vanelle di Naro, infliggendo una profonda ferita nel cuore del centro storico della “Fulgentissima”.

Oggi, a distanza di 17 anni, è l’arte pubblica dell’Accademia di Belle arti di Firenze a tentare di sanare quello strappo con il resto della città, facendo “rifiorire” letteralmente le pareti di quelle che furono case, negozi, luoghi di vita comune.

L’idea è nata a margine del progetto “Giovani artisti e committenza pubblica”, che ha ricevuto il patrocinio della Presidenza dell’Ars e che ha visto gli studenti del prestigioso istituto d’Arte impegnati a Naro negli ultimi mesi.

Una collaborazione che ha già consentito la realizzazione di un grande murale dedicato a Rosario Livatino e di un’altra meravigliosa pittura muraria nella zona di piazza San Calogero, che permetterà il restauro della sala consiliare “Morello” e che adesso sta vedendo la rinascita di questa porzione del centro storico di Naro.

I giovani artisti si sono ispirati alla tradizione e alla storia del Paese. Così, tra le mura scrostate appaiono alberi in frutto, uccelli variopinti, donne anziane davanti l’uscio di casa o meravigliose fontane a tema classico. Tutto sotto gli occhi stupiti e ammirati dei cittadini e degli ormai pochi residenti che ancora vivono in via Vanelle.

“Ricordo bene quel giorno – dice il sindaco Maria Grazia Brandara – perché anche in quell’occasione ricoprivo la carica di primo cittadino. Ricordo quei momenti dolorosi per la nostra Naro. Questa ferita è rimasta nel tempo, e anche se i residenti sono stati parzialmente risarciti, non esiste un risarcimento congruo per la ferita inflitta alla storia della nostra città e a questo quartiere che era nel cuore di molti. Grazie all’Accademia di Belle Arti abbiamo riportato qui la vita attraverso queste opere straordinarie. Nostro compito sarà adesso quello di puntare su una rigenerazione urbana che possa consentire ai cittadini di tornare a vivere qui e ai turisti di fruire di questa porzione del nostro centro storico. Guardiamo con molta attenzione ai bandi oggi a disposizione soprattutto per le aree marginali non solo per via Vanelle, ma per tutta Naro: il progetto è di rendere questa nostra città la Marzamemi della montagna”.

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