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Canicattì. 32 anni fa l’omicidio del giudice Rosario Livatino: Ricordare la sua coerenza di vita, come un patrimonio che ci ha lasciato   

La vita di Rosario Livatino ucciso 32 anni fa dalla mafia nelle campagne di Agrigento, definito giudice ‘ragazzino’ per la sua giovane eta’ e per il coraggio misto ad una esperienza davvero inusuale a dispetto dell’eta’,  e’ stata e rimane ancora una testimonianza di impegno civico, di aderenza ai valori della Costituzione, di profondo amore verso la legalita’. Oggi 21 settembre in occasione dell’anniversario della sua morte, organizzata dall’Associazione Amici del Giudice Rosario Livatino, presidente Giuseppe Palilla, con inizio alle 10,30 a Canicattì nella chiesa di San Domenico si è svolta la funzione eucaristica  presieduta da don Giuseppe Cumbo, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Agrigento. A mezzogiorno sul luogo dell’agguato in contrada Benedetto lungo il vecchio tracciato della S.S. 640 alle porte di Agrigento l’omaggio delle Associazioni e delle Autorità alla “Stele Livatino” fatta erigere con regolari autorizzazioni dagli anziani genitori in ricordo del loro unico figlio. Nel pomeriggio a Favara nella chiesa SS.  Pietro e Paolo messa in ricordo del Beato Livatino. Il servizio di Carmelo Vella: 

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