Avviso 22. Dopo il bluff della Regione Siciliana, politici tornano a chiedere il voto. Il disastro continua..
Oreste Lauria portavoce dei tirocinanti dell’avviso 22 della regione siciliana:
“Tirocinanti abbandonati, molti non hanno ricevuto la retribuzione, senza lavoro e con nessuna speranza. Siamo giunti di nuovo all’ennesima campagna elettorale per eleggere il prossimo Presidente della Regione siciliana.
I partiti coinvolti iniziano con le solite promesse elettorali, pronti a risolvere tutti gli atavici problemi che attanagliano da secoli la nostra povera regione. Ognuno ha in tasca la soluzione che cambierà la vita dei siciliani.
Chi sarà eletto stravolgerà il vecchio modo di governare per dare finalmente un futuro concreto e roseo alla Sicilia.
Come sempre assistiamo alle solite sceneggiate della politica regionale, programmi senza nessuna concretezza, promesse senza ritegno e come al solito la storia si ripete senza alcuna certezza.
Ad ogni elezione in Sicilia ci sarà quella svolta nata dalla migliore classe dirigente politica.
Di belle parole ne abbiamo già sentite abbastanza e siamo davvero stufi di essere presi in giro.
La politica regionale, che è poi la stessa che si ripresenta oggi, non è riuscita nemmeno a risolvere la situazione dei pagamenti dei tirocinanti dell’Avviso 22.
Gli stessi vengono a chiederci i consensi per essere rieletti al parlamento regionale, siamo sfiduciati.
Ci sono ragazzi senza lavoro che da 3 anni aspettano ancora il primo pagamento ed altri che attendono di essere definitivamente saldati dalla regione siciliana.
Questa è una triste vicenda che ebbe inizio nel settembre 2019 quando si insediarono i primi tirocinanti nelle aziende ed enti pubblici per un percorso formativo che li avrebbe portati a trovare un’occupazione stabile e uno stipendio dignitoso.
Purtroppo questo avviso è servito solamente alle aziende che hanno guadagnato manodopera gratis.
Come tutte le promesse elettorali alla beffa si è ben presto unito il danno di una classe politica che non è riuscita e non ha voluto risolvere il problema dei pagamenti.
Il problema si pone per gli ultimi circa 300 tirocinanti rimasti in parte a bocca asciutta, ci sono delle pratiche del 2019 e 2020 che ancora oggi non vengono messe al pagamento per delle difficoltà riscontrate, intoppi burocratici, amministrativi e varie vicissitudini che purtroppo non vengono risolte.
Abbiamo fatto molti appelli alla Regione siciliana, all’ex Presidente della regione Nello Musumeci, all’assessore di riferimento Antonio Scavone, ed aggiungo ultimamente anche al capo dipartimento lavoro regionale Gaetano Sciacca, purtroppo la situazione è rimasta inspiegabilmente senza soluzione.
È molto grave che a non pagare sia la regione siciliana, le istituzioni devono dare esempio e delle risposte.
Il 25 settembre si voterà per il nuovo governo della Regione siciliana, avremo un “nuovo” Presidente e “nuove” figure istituzionali, noi tirocinanti regionali non sappiamo più di chi fidarci, siamo stati abbandonati dagli stessi che nella scorsa campagna elettorale ci avevano garantito di risolvere il problema e invece siamo rimasti senza soldi, senza lavoro e senza speranza.
Dal prossimo governo regionale che si insedierà dopo il 25 settembre, vogliamo essere rappresentati degnamente e speriamo che trovi la soluzione a questo calvario dei pagamenti.”
In Sicilia l’ avviso 22 – relativo ai tirocini extracurriculari – finanziato dal Fondo sociale europeo prevedeva un corso formativo per chi ha redditi bassi. Tre le fasce di riferimento: under 35, fino a 65 anni e disabili. In campo circa 25 milioni di euro per percorsi formativi dai quattro ai sei mesi. Fino a dodici mesi per soggetti disabili e svantaggiati. I tirocinanti hanno già concluso la loro esperienza, iniziata a settembre 2019, ma di soldi ne hanno visti ben pochi. Tanto che all’Ars, nei mesi scorsi, sono scattate una mozione ed una interrogazione.
Il tirocinio Avviso 22 è risultato essere, tra ritardi ed intoppi burocratici, un vero e proprio pasticcio che coinvolge circa 6mila siciliani che da tempo attendono di essere pagati dalla Regione siciliana per il lavoro svolto. Molte pratiche di rimborso delle indennità spettanti risulterebbero in assessorato al Lavoro in fase di monitoraggio e controllo, altre invece in prevalidazione nei centri per l’impiego di appartenenza territoriale. Inoltre i tirocinanti a fine percorso sono rimasti disoccupati, nessuna azienda li ha assunti, l’Avviso 22 invece nasceva per formare e poi occupare.