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Questura Agrigento: 9 Daspo, 7 arresti, 2 denunce. Scontri tifosi Akragas-Pro Favara

Conferenza stampa alla Questura di Agrigento. Per i disordini scoppiati all’esterno dello stadio comunale “Esseneto”, al termine dell’incontro di calcio Akragas-Pro Favara, valevole come gara di andata della Coppa Italia di Eccellenza, i poliziotti della sezione Volanti e della Digos hanno arrestato sette giovani tutti di Agrigento, altri due sono stati denunciati. Per tutti la Questura ha applicato il Daspo. Presenti in conferenza, il capo di gabinetto della Questura Antonio Squillaci, il dirigente della Digos Sergio Carrubba, e il primo dirigente della Divisione Anticrimine Daniele De Girolamo. Ecco i particolari: Un gruppo di circa 20 tifosi agrigentini ha aggredito il presidio delle Forze dell’Ordine, dapprima intonando cori minacciosi ed oltraggiosi, e poi lanciando contro gli operatori sassi e bottiglie di vetro, ferendo un funzionario responsabile del servizio d’ordine pubblico, ed un agente, che hanno riportato delle contusioni, per fortuna, non gravi.

L’immediata reazione di poliziotti ha permesso di bloccare due dei soggetti responsabili che sono stati arrestati nella flagranza dei reati di violenza, minaccia, resistenza e oltraggio a Pubblico ufficiale, lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive, e lesioni personali. A seguito di attività di indagine successive, supportate anche dalle riprese video – fotografiche eseguite da personale della Scientifica,  sono stati individuati altri 5 soggetti, che avevano partecipato ai tafferugli, tre di essi sono stati arrestati in flagranza differita, mentre altri due sono stati denunciati in stato di libertà. Dopo la convalida degli arresti, sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di firma. Ulteriori sviluppi investigativi hanno permesso di individuare altri tre soggetti coinvolti negli scontri, due dei quali, maggiorenni, sono stati tratti in arresto in flagranza differita, l’altro, minorenne, è stato denunciato in stato di libertà. Tutti tifosi dell’Akragas.

Il questore della provincia di Agrigento Rosa Maria Iraci, ha emesso 8 Daspo, già notificati agli interessati dal personale della Divisione Anticrimine. Si tratta di D.M.S., 19 anni, tratto in arresto, con volto travisato da scaldacollo, lanciava sassi e bottiglie di vetro, anni 5 con prescrizioni;
F.A., 18 anni tratto in arresto, con volto travisato da passamontagna, lanciava sassi e bottiglie di vetro (Daspo di 4 anni con prescrizioni);
P.E., 23 anni, tratto in arresto, con volto travisato da bandana, faceva parte attiva del gruppo che intonava cori minacciosi e lanciava bottiglie di vetro, (5 anni con prescrizioni;
C.M., 24 anni, tratto in arresto, con torso nudo e travisato da una bandana, impugnava una bottiglia di vetro (4 anni con prescrizioni);
F.S., 30 anni tratto in arresto, con volto travisato da bandana, faceva parte attiva del gruppo che intonava cori minacciosi e lanciava bottiglie di vetro (5 anni con prescrizioni);
L.D., 32 anni, tratto in arresto, faceva parte attiva del gruppo che intonava cori minacciosi e lanciava bottiglie di vetro (5 anni con prescrizioni);
F.M., 21 anni, denunciato in stato di libertà, faceva parte attiva del gruppo che intonava cori minacciosi e lanciava bottiglie di vetro (2 anni);
C.F., 17 anni, denunciato in stato di libertà, con volto travisato, faceva parte attiva del gruppo che intonava cori minacciosi e lanciava bottiglie di vetro (2 anni).

Ai soggetti è stato vietato, su tutto il territorio nazionale, l’accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni delle squadre di calcio organizzate dalla Figc, dalla Lega Nazionale professionisti Serie A, dall’Uefa, dalla Fifa, dalla Lega professionisti Nazionale Serie B, dalla Lega Pro, e dalla Lega Nazionale Dilettanti, e nell’ambito di tutte le attività previste dalle Federazioni calcistiche sportive e dagli enti e/o organizzazioni riconosciuti dal Coni, inoltre, durante le gare dell’Akragas è imposto loro l’obbligo di firma. Infine aggravato il Daspo a P.C., 39 anni, di Agrigento, essendone già gravato, per la durata di 9 anni, notato nelle immediate adiacenze dell’impianto sportivo, in violazione delle prescrizioni del provvedimento a cui è sottoposto.

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