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Raffadali. Il pizzaiolo Giuseppe Colletto nuovo Ambasciatore del Gusto

Cresce il mondo della pizza di qualità in Sicilia e insieme ai prestigiosi riconoscimenti che il mondo della critica gastronomica sta riservando ai lievitati nell’isola si affermano anche i singoli pizzaioli.

Giuseppe Colletto, titolare della pizzeria That’s Amore di Raffadali e innamorato della pizza sin dalla tenera età di 12 anni, nel 2019 realizza il proprio sogno di aprire una pizzeria tutta sua nella terra del pistacchio: da oggi è nuovo Ambasciatore del Gusto a garanzia del lavoro svolto in questi anni.

Il riconoscimento è stato assegnato dall’Associazione italiana Ambasciatori del Gusto, nata nel 2016 per rappresentare le eccellenze nel campo della ristorazione e della pasticceria italiana, che ha riconosciuto a Colletto la sua grande capacità nel valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano.

Con la sua pizzeria, infatti, Giuseppe Colletto rende omaggio alle eccellenze del territorio siciliano, come il pistacchio di Raffadali Dop o il suino dei Nebrodi, di cui si è fatto promotore attraverso le sue creazioni e creando proprio una pizza che più di tutte racconta il suo progetto: panatura di miele di Ape nera sicula Presìdio Slow Food e pistacchio di Raffadali ricoprono il bordo della That’s Amore impastata con il metodo indiretto della “biga” con idratazione all’80% e un processo di maturazione della durata complessiva di 72 ore.

A condimento stracciatella di bufala sicilianacrudo di Parmaciliegino giallo semidry e sesamo nero: elemento principe il celebre pistacchio di Raffadali, eccellenza della lunga tradizione agricola della cittadina che nel 2021 ha ottenuto il marchio Dop.

Colletto ha saputo legare tradizione e innovazione, sostenibilità, attraverso prodotti del territorio, ricerca ed eccellenza.

Questi i motivi che stanno alla base del riconoscimento per il pizzaiolo raffadalese: “Sono orgoglioso di questo riconoscimento – commenta Giuseppe Colletto – essere stato eletto Ambasciatore del gusto è prima di tutto un onore ma anche una responsabilità perché significa rappresentare l’Italia e il gusto italiano in tutte le sue forme.

La valorizzazione del territorio è stato sempre un mio obiettivo sin dalla creazione della pizzeria e nelle mie creazioni cerco di legare i prodotti della nostra terra a un concetto innovativo di pizza.

Da ambasciatore mi farò non soltanto promotore dei prodotti italiani e siciliani, ma anche della sostenibilità ambientale e del rispetto per il cibo”.

Un riconoscimento davvero prestigioso che si aggiunge al percorso professionale di Giuseppe Colletto dopo lo stage da Antonio Starita a Napoli, la scuola da Gabriele Bonci e da Renato Bosco con cui ha affinato le tecniche di lievitazione ed i processi di lavorazione della pizza e che da oggi condividerà con Pierangelo Chifari della pizzeria Archestrato di Gela, Ambasciatore del gusto dal 2021 e che insieme a chef e pasticceri raccontano una Sicilia del cibo di qualità.

Obiettivo ultimo del progetto di Giuseppe Colletto è quello di avere una pizzeria d’eccellenza e allo stesso tempo sostenibile con prodotti del territorio sempre più selezionati, ma dove non mancano le grandi eccellenze italiane ed europee: i prodotti di stagione degli orti dei contadini locali aiutano a coniugare l’idea fusion che lega l’arte e l’inventiva della cucina alle pizze di qualità.

Tra uno stile moderno e richiami alle tradizioni siciliane, That’s Amore a Raffadali, ricorda il colore del mare di Siculiana che si trova a pochi chilometri e vuole soddisfare gli occhi e il gusto degli ospiti proponendo una pizza con prodotti di qualità e usando le eccellenze enogastronomiche dell’isola più grande del Mediterraneo.

La famiglia, due gemellini e la sua pizza rappresentano oggi la cifra di Giuseppe Colletto. Siciliano innamorato della pizza sin dalla tenera età di 12 anni, nel 2019 realizza il proprio sogno a Raffadali: nasce così That’s Amore. Forte il legame con la città del pistacchio tanto da essere stato il primo pizzaiolo a utilizzarlo per la panatura della pizza, fortificando sempre più il suo stile identitario e creativo.

Un’idea che nasce proprio nella pizzeria sotto casa dove il piccolo Giuseppe, quasi per gioco, decide in quel momento che quella sarebbe stata la sua professione iniziando a trascorrere le estati dietro ai forni a legna ed appassionandosi sempre di più al mondo degli impasti, al lievito madre e ai grani particolarmente adatti per la sua idea di pizza.

A 16 anni, giovanissimo, le prime esperienze vere nelle cucine palermitane, imparando dagli chef i trucchi ai fornelli e decidendo di trasferirle in parte anche sul lievitato famoso in tutto il mondo. Fondamentale negli anni a seguire lo stage da Antonio Starita a Napoli, poi la scuola da Gabriele Bonci e da Renato Bosco con cui ha affinato le tecniche di lievitazione ed i processi di lavorazione della pizza.

Oggi Giuseppe Colletto, papà dal 2021 di due bellissimi gemellini, vuole continuare a innovare e stupire i suoi clienti attraverso una pizza che coniughi innovazione, sostenibilità e alta digeribilità, utilizzando prodotti del territorio con una idea che mette insieme l’arte evolutiva della cucina e quella della pizza. E’ stato il primo a proporre la pizza fritta e gli angioletti nella provincia di Agrigento.

Alla base della pizza c’è studio, ricerca e passione. L’impasto è pre-fermentato per scomporre le materie complesse in semplici e renderle quindi più digeribili, per fare questo Giuseppe Colletto utilizza la farina Petra oltre a farine siciliane di qualità.

Ogni pizza proposta è una vera e propria creazione artistica ma ad esaltarne la qualità dell’impasto sono poi i prodotti usati, acquistati da aziende che rappresentano eccellenze siciliane e italiane.

I mix di farine utilizzati per gli impasti vengono utilizzati in diverse proporzioni, dall’agricola ai mix di riso e orzo: non manca l’uso della “biga” con idratazione all’80%, cos’è? Un pre-impasto utilizzato per la panificazione con metodo indiretto (principalmente per pane e pizza), ottenuto dalla miscelazione di farina, acqua e lievito di birra: un pre-impasto che sfrutta pre-fermenti per innescare il processo di maturazione della durata complessiva di 72 ore che consente poi di garantire determinate peculiarità al prodotto finito. 

Pizza classiche ed emozionali, pizza al padellino, a vapore ma anche la proposta gastronomica di That’s Amore è declinata anche nella scelta degli antipasti, dei fritti e delle montanarine: sfiziosa preparazione della tradizione campana farcite come se fossero delle piccole pizze.

Tra gli ingredienti freschi e stagionali trovano spazio non solo i prodotti del territorio come il prezioso pistacchio di Raffadali ma anche le eccellenze gastronomiche italiane come i salumi Levoni ed i formaggi siciliani come la rinomata Tuma Persa di Salvatore Passalacqua che viene prodotta tra i monti Sicani.

Non mancano i presidi Slow Food ed una selezione di oli e vini del territorio agrigentino, famoso in tutto il mondo come luogo di cultura e meta turistica tra le più interessanti in Italia. 

A pochi chilometri da Agrigento, la città di Raffadali sorge su una collina che si affaccia sul mare ed è circondata da grandi montagne appartenenti alla catena dei monti sicani.

Di grande interesse archeolo- gico, conta siti risalenti all’età preistorica e necropoli di grande valore, come quella di Busonè o di monte Grotticelle. In questo territorio sarebbe nata l’antica Erbesso, granaio dei Romani. Il paese si trova a pochi passi anche dal Monte Guastanella, candidato a divenire Patrimonio Unesco, situato nel vicino paese di Santa Elisabetta.

Da vedere sono anche le importanti e imponenti chiese: la Chiesa Madre, dedicata alla patrona Santa Oliva, la chiesa di San Giuseppe e la chiesa di Sant’Antonio Abate. Nel viale principale della cittadina si può apprezzare il Palazzo principe, un tempo residenza dei principi della famiglia Montaperto. La lunga tradizione agricola della cittadina è basata sulla coltivazione di grano, mandorli, uliveti e pistacchi.

Il celebre pistacchio di Raffadali, contenente proprietà che lo rendono unico e coltivato in una vasta area che comprende la valle del Platani, ha ottenuto nel 2021 il marchio Dop. L’importanza del pistacchio ha portato molte pasticcerie a specializzarsi nella lavorazione di questo alimento, celebrato nella Sagra del pistacchio che si tiene ogni anno tra le vie della città di Raffadali. Nella gastronomia raffadalese è celebre anche il “macco” minestra di fave e cavoli.

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