Ordinanza del sindaco di Agrigento Franco Micciché che impone divieti in vista del Ferragosto non soltanto su San Leone e le sue spiagge ma sull’intero territorio comunale.
Ordinanza:
Dalle ore 8 di oggi e fino alle ore 6 di giorno 16, su tutte le spiagge di Agrigento, per chiunque vi si trovi o eserciti un’attività commerciale di qualunque tipo, è vietato il trasporto e la detenzione di legna, carbone, carbonella o qualsiasi altro materiale che possa anche astrattamente servire all’accensione dei fuochi; vietato la collocazione, a qualsiasi titolo, di tende e apparecchiature per il campeggio, il pernottamento e il bivacco. Naturalmente vietato il trasporto e la detenzione di oggetti contudenti atti ad offendere l’incolumità fisica; accendere i fuochi sulla spiaggia, utilizzare apparecchiature a fiamma libera o elettriche che producano faville. Vietate le attività pirotecniche, accensione di fuochi d’artificio compresi, se non preventivamente autorizzati. Vietato – stando sempre all’ordinanza firmata dal sindaco Franco Micciché – produrre suoni molesti con autoparlanti e amplificatori o comunque rumori che possano arrecare pregiudizio. Vietate le manifestazioni pubbliche o gli eventi aggregativi di qualunque tipo se non espressamente autorizzati da Prefettura e Comune.
Su tutto il territorio comunale viene, inoltre, fatto divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche dalle ore 2 alle 6 di domani, di Ferragosto e del 16, corrispondenti a stanotte, domani notte e quella del 15 agosto. Vietata – continua l’ordinanza del primo cittadino – la vendita e somministrazione di bevande, di qualsiasi tipo, in bottiglie o bicchieri di vetro o in lattine e contenitori in metallo, o di altro materiale potenzialmente utilizzabile come strumento atto ad offendere o a turbare l’incolumità fisica e l’ordine pubblico.
A carico dei fruitori dei locali e degli spazi pubblici, Micciché ha posto il divieto di gettare, o abbandonare per terra, carte e qualunque tipo di rifiuto, liquidi, lattine, bottiglie e altri oggetti che costituiscono pericolo e pregiudizio per il decoro della città. Vietati comportamenti che possano deturpare o limitare la fruibilità collettiva, bivaccare o usare luoghi e spazi pubblici e privati come siti di deiezioni. Vietato consumare pasti non veloci, banchettare, abbandonando rifiuti, nei luoghi pubblici.
La violazione di anche uno solo di questi divieti farà scattare, se il fatto non costituisce reato, una sanzione amministrativa che va da 100 a 500 euro.