Il sindaco Maria Grazia Brandara aveva nei giorni scorsi chiesto chiarezza sui dati epidemiologici e lancia a tutti i primi cittadini della provincia una proposta per opere che possano commemorare chi non c’è più
“Così come le pietre d’inciampo ricordano i deportati nei campi di sterminio, noi vogliamo fare memoria dei nostri morti per tumore dedicando ad essi qualcosa che possa essere un monito per una strage silenziosa”.
A distanza di alcuni giorni dalla richiesta di chiarimenti sulla mortalità tumorale, il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara lancia l’idea di una installazione permanente che possa rappresentare un modo per fare memoria dei tanti decessi che si sono registrati nella “Fulgentissima”.
“Voglio essere estremamente chiara – spiega -non si tratta di un paragone tra le vittime della follia nazista e i morti per patologie tumorali, anche perché ho avuto e avrò sempre massima fiducia nei confronti delle istituzioni preposte e, se mi verrà detto che non ci sono anomalie epidemiologiche rilevate, non potrò che prenderne atto come sindaco e come donna. Tuttavia, come cittadina e come parente di persone portate via da questo killer silenzioso, voglio si crei un monito perenne che ricordi i nostri padri, le nostre madri, i nostri fratelli e le nostre sorelle. Non per cercare un colpevole, se non c’è, ma per farne memoria”.
Il sindaco invita tutti i colleghi primi cittadini della provincia ad adottare iniziative similari che possano creare un sano dibattito sul tema.