Sono in totale dodici gli amministratori e dirigenti del gruppo Eni che a dicembre dovranno presentarsi davanti al giudice del tribunale. È stato disposto il processo nei loro confronti perché, a vario titolo, sono accusati di non aver ottemperato alle varie fasi del procedimento per la bonifica delle acque di falda a Gela. Gli imputati operano per Raffineria e Syndial (oggi Eni Rewind). È stato emesso il decreto che dispone il giudizio. Il progetto di bonifica delle acque di falda, secondo gli investigatori, non è stato completato e la procura, un anno fa, aveva chiesto e ottenuto il sequestro preventivo del ramo aziendale delle società Raffineria di Gela ed Eni Rewind (ex Syndial) del sito industriale di contrada Piana del Signore. Le aree dello stabilimento, toccate dal progetto di bonifica non completato, erano state poste sotto sequestro su disposizione del gip del tribunale. E’ stato nominato un amministratore giudiziario. Il progetto di bonifica risale al 2004. L’attività di indagine è stata condotta dai militari della capitaneria di porto e dai poliziotti del commissariato.
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