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Caltanissetta. Italia nostra: Case a 1 euro non può funzionare, assurde scale mobili da 500mila euro 

Prof. Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia: 

«Il lavoro dello storico è tutto un imbroglio, un’impostura: e che [c’è] più merito ad inventarla, la storia, che a trascriverla» (Leonardo Sciascia, Il Consiglio d’Egitto).

Il Consiglio Comunale di Caltanissetta approva all’unanimità il progetto “vincente” delle case a 1 euro in centro storico, in modo, a parer nostro, assai superficiale. Ma che importa? Tanto, peggio di come siamo messi!

Chi scrive, nella qualità di presidente di Italia Nostra Sicilia, ha tentato di porre alcune rilevanti questioni di fondo per cui il progetto delle case a 1 euro, qui a Caltanissetta, non può funzionare. Questo, attraverso un documento reso pubblico nei giorni scorsi e inviato ufficialmente al presidente del Consiglio Comunale Magrì e al consigliere Di Dio. Documento ignorato. D’altronde si sa, una cosa è il “Palazzo”, altra cosa è la città.  

A nulla, invece, pare sia servito il Consiglio Comunale monotematico, di lunedì 25 luglio 2022, ineffabilmente “aperto” ai cittadini, agli studiosi, alle associazioni culturali e dedicato all’ormai noto, seppure ignoto, “progetto della scala mobile”. I gruppi politici di maggioranza e di minoranza sono rimasti fermi nelle proprie convinzioni. L’un contro l’altro armati, potremmo dire. Le questioni tecniche e culturali, i valori storici di fatto ignorati.

E comunque, ci chiediamo: ma la giunta Gambino quali determinazioni ha assunto? E’ sempre decisa a realizzare l’ipotizzato “percorso pedonale meccanico” – così definito dall’assessore Franciamone – lungo la monumentale scalinata Silvio Pellico?

Di certo, ancora una volta, prendiamo atto che l’attuale Amministrazione Comunale capeggiata dall’arch. Gambino si dimostra incapace di confrontarsi con i cittadini. Incapace di dialogare in modo autentico, utile. E questo, al di là dello specifico caso, ci preoccupa e ci sconcerta davvero parecchio.

«Est modus in rebus» dicevano gli antichi latini. Ma noi cittadini, noi associazioni, noi comitati civici non ci fermeremo.

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