Ad Agrigento un incendio ha minacciato la necropoli “Pezzino”, lambito un B&B e il cantiere collocato sotto il viadotto Akragas. Ad essere carbonizzati, letteralmente, sono state alcune decine di alberi di mandorlo, ma le fiamme non hanno risparmiato palme, macchia mediterranea, e quant’altro. Nella zona sono accorsi i vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento, dopo le segnalazioni giunte al 112. I pompieri hanno lavorato almeno tre ore prima di riuscire a circoscrivere il vasto fronte che ha provocato momenti di panico.
Sono stati impiegati anche due elicotteri e un canadair della Forestale per un incendio scoppiato in contrada “Piano Monaco” a Caltabellotta. Le fiamme si sono subito estese, ed hanno divorato ben 50 ettari di macchia mediterranea e sterpaglie. Il rogo è stato domato dopo più di 5 ore dai vigili del fuoco, e dagli uomini della Forestale dei distaccamenti di Santa Margherita Belìce, Caltabellotta e Burgio. Dell’attività investigativa si stanno occupando i carabinieri, e la Forestale. Privilegiata l’ipotesi della natura dolosa.
E a Sant’Angelo Muxaro, lungo la statale 118, è divampato un rogo originato da un falò di sterpaglie che, ad un certo punto, s’è propagato rischiando di avvicinarsi alle abitazioni. Ad accorrere sono stati i vigili del fuoco del distaccamento volontario di Cianciana, ma sono intervenuti anche gli uomini della Forestale, e i carabinieri. Circa tre ettari sono andati in fumo. Per fortuna però non si sono registrati danni alle persone.