Andrea Gennuso spiega perché ha deciso di dimettersi dalla carica di coordinatore Forza Italia giovani per la provincia di Caltanissetta:
“ La politica si sa non è mai facile. Giochi di potere che mirano spesso più al tornaconto personale che ai fatti intesi come impegno nel risolvere i problemi delle persone. Attacchi politici,personali nonché strumentali che almeno questa volta portano il nome di Martina Selvaggio e Luca Scicolone. Ne sono esempio eloquente gli articoli di stampa pubblicati sulle testate locali, inerenti alla mia decisione di dimettermi,forse perché ci troviamo a pochi mesi dalle elezioni regionali, chi deve costruire deve farlo ogni giorno perché iniziare a cercare pochi mesi prima dell’elezioni siamo bravi tutti. Chi mi conosce sa l’impegno che metto in ogni mia attività e se tale viene a scemare la colpa non è sicuramente mia. Ho provato prima di prendere questa decisione ad avere un confronto ma non ho ricevuto come sempre alcuna risposta e di conseguenza non mi è stato possibile esprimere le mie esigenze. In questi due giorni ho ricevuto molte chiamate anche da esponenti nazionali e locali i quali non hanno potuto fare altro che darmi ragione. Dal momento in cui mi sono insediato ho chiesto di fornirmi un elenco dei coordinatori cittadini della provincia in modo da farmi segnalare un giovane in ogni comune per ampliare il movimento provinciale e sono state come sempre parole al vento. Una scelta decisamente non gradita che ha fatto scattare l’ira di alcuni politicanti locali che hanno risposto in merito alla mia decisione di persona libera alla quale non sta bene le decisioni monarchiche in un partito che si definisce liberare, ben deciso di ripresentare con un titolo fuorviante e totalmente diverso da ciò che rappresenta la mia storia politica di ben 12 anni. Non avrei mai voluto spiegare le motivazioni reali delle mie scelte ma bensì sono stato costretto. La mia decisione deriva dal fatto che per incontrare il mio rappresentante locale dovevo chiamarlo per settimane pur di avere un riscontro. Per quanto riguarda la decisione sulla scelta del Coordinatore di Gela non sono stato reso partecipe tanto che mi è stato presentato come un “Collega” durante un pranzo al quale sono stato invitato da chi avesse un ruolo inferiore al mio, quindi non parliamo di Gerarchie istituzionali e solo dopo ho scoperto che gli fosse stato assegnato tale ruolo. Ho creato un gruppo di 12 persone e gli stessi non hanno mai avuto la possibilità di sedersi in un tavolo con l’Onorevole per i troppi impegni politici. Se dovessimo parlare di ruoli come qualcuno ha scritto per la carica che ricopro non ho mai visto un coordinamento provinciale né tanto meno sono stato reso partecipe su logiche di partito e di conseguenza su ciò che potevano essere le attività, per non parlare del mio impegno il quale secondo molti è venuto a mancare. Gli stessi non ricordano che sono sempre stato con le mani legate e non mi è mai stato permesso di prendere parte o far partecipare i tanti giovani che mi stimano in merito ad alcune attività, si è sempre e solo parlato quindi miei cari ex colleghi non cercate di salvare il salvabile perché ringrazio di non aver scheletri nell’armadio e forse la mia libertà ha causato un po’ di problemi, si parla delle tante adesioni, perché la politica non è la bandiera, bensì l’attività sul territorio e l’aggregazione giovanile che a numeri alla mano non è come dite per tanto chi era nel gruppo ha saputo i reali motivi delle mie decisioni come sopra elencato e sapranno come comportarsi in merito. Vi auguro buon lavoro. ”