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Porto Empedocle Festeggia La Madonna Del Carmine.“Varchiata A Mari” Processione A Mare Dell’artistico Monumento 

Di Danila Bonsangue. 
A Porto Empedocle si è conclusa, ieri 17 luglio, la festa della Madonna del Carmine che affonda le sue radici nelle stesse origini della città. 
Quest’anno dopo 60 anni la Madonna è uscita dall’ antica Chiesa Madre riaperta al culto dopo il restauro. 
Quando verso il 1840 i pescatori, “paranzara”, presero stabile dimora in paese (Porto Empedocle) con le loro famiglie, a Girgenti, loro luogo natale, lasciarono qualcosa che ancora li obbligava alla vicina città: la loro Patrona, la Vergine del Monte Carmelo, per la ricorrenza della quale, ogni anno nel giorno della sua festa, che ricorre il 16 Luglio, vi ritornavano e vi accorrevano profondendo doni e voti. A lungo andare, però, andò determinandosi in loro un forte attaccamento per la nuova residenza. Parve a loro più giusto che qui avessero una chiesa, dedicata al culto della loro patrona. E’ con la costruzione della nuova chiesa avvenuta nel 1863 che puntualmente si celebrano i festeggiamenti in onore della Vergine.
 Si può ben dire, perciò, che è la festa più antica del paese, che, pur con alterne vicissitudini, quasi a voler segnare lo stesso passo con la vita del paese che la ospita, ha sempre indicato un punto di riferimento, una data di incontro, un momento di comunione di tutti gli empedoclini sparsi ogni dove.
La festa ha assunto nei vari momenti della vita paesana fasi di esaltazione religiosa o semplicemente di manifestazione folkloristica. Ricordiamo le manifestazioni che si sono svolte in occasione della festa nell’anno 1955, quando è stata abbinata alla festa del mare. Da allora, anche se non con la stessa magnificenza, ha assunto sempre più un richiamo, oltre che religioso, turistico, per il periodo in cui viene a cadere e soprattutto per le manifestazioni che accompagnano i festeggiamenti, che naturalmente sono, per la maggior parte tipicamente marinari, dalla suggestiva “varchiata a mari“,  processione a mare dell’artistico simulacro, raffigurante la Madonna del Carmelo col Bambino Gesù e, in ginocchio, San Simone Stock, tra il suono festoso delle sirene delle navi in porto e lo sfolgorio di luci e fiaccole multicolori (che rappresenta la parte più toccante della manifestazione).
Nell’ambito della festa, i tradizionali “giochi a mari”, nello specchio d’acqua antistante il molo di ponente, come l’antenna a mari (consiste nell’abilità di acchiappare una bandiera fissata all’estremità di un’asta insaponata, fissata orizzontalmente sulla poppa di un motopeschereccio). La festa si conclude a notte inoltrata con il rientro in Chiesa Madre.
 I tre giorni di festa che normalmente cadono il venerdì, sabato e domenica rappresentano per i maggiori protagonisti, i pescatori, tre giornate di gaudio intenso, dopo un anno di duro lavoro

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