I 13 comuni del Gal verso l’adozione dell’”Impronta di Carbonio”. Numerosi imprenditori hanno parecipato al convegno “Smart Rural Village” e Agrifotovoltaico per ascoltare le novità offerte dall’Europa ed ascoltare l’intervento del prof Pezzini esperto del Ministro Cingolani.
Grande partecipazione sabato scorso al convegno “Smart Rural Villages e Agrifotovoltaico” organizzato dal Gal Sicilia Centro Meridionale che si è svolto nella splendida cornice del Castello Chiaramontano di Naro. Numerosi gli imprenditori agricoli, responsabili di agriturismi, aziende vitivinicole, che hanno voluto ascoltare l’intervento del professor Antonello Pezzini, esperto sulle tematiche dell’efficienza energetica del Ministero della Transizione ecologica e degli altri relatori: l’architetto Olindo Terrana direttore del Gal Scm e Rosario Marchese Ragona Presidente Regionale di Confagricoltura e amministratore delegato del Gal Scm. Una presenza numerosa di partecipanti che conferma come sia alto l’interesse degli imprenditori a queste tematiche che possono contribuire a trovare nuove soluzioni per le loro aziende nella salvaguardia e rispetto dell’ambiente. Iniziativa, fortemente voluta dal sindaco di Naro e Presidente del Gal Scm, l’on. Maria Grazia Brandara. Presenti anche i sindaci di Canicattì, Vincenzo Corbo, di Licata Pino Galanti ed il vice sindaco di Favara Antonio Liotta, comuni che fanno parte del Gal. Parecchi i quesiti rivolti al professor Pezzini, il quale ha dovuto lasciare con largo anticipo il convegno a causa dello spostamento del volo aereo di rientro. Ed è per questo motivo che nei prossimi giorni il sindaco Maria Grazia Brandara organizzerà una “call” con la partecipazione del professor Pezzini che permetterà di potere avere maggiori informazioni su queste importanti tematiche. “ I finanziamenti per incentivare l’Agrifotovoltaico e le comunità energetiche rinnovabili- dice il professore Pezzini-sono il risultato delle analisi che l’Europa ha effettuato in questi anni per capire come si sta evolvendo il mondo e come sta cambiando il clima. Per potere ridurre le cause di questo cambiamento climatico entro il 2030 ed eliminarle nel 2050 la comunità europea ha elaborato tutta una serie di direttive che vanno sotto il nome di “Green Deel Europeo” “Next Generation Eu” ,provvedimenti che hanno prodotto dei regolamenti delle direttive alle quali bisogna attenersi perché dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere ed il modo di utilizzare l’energia quanto prima altrimenti il pericolo è quello che alla fine di questo secolo la razza umana non possa più vivere su questa terra. Il cambiamento climatico, infatti, porterà ad una trasformazione del rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lascerà in vita molte specie ma non la specie umana. I finanziamenti che l’Europa ha dato e che la classe politica italiana deve utilizzare serviranno- conclude Pezzini- per potere intervenire e cercare di risolvere queste criticità” “L’obiettivo di questo incontro-dichiara il Presidente del Gal e sindaco di Naro Maria Grazia Brandara-ha avuto come obiettivo quello di approfondire due argomenti fondamentali come agricoltura ed innovazione che sono il futuro della nostra terra. Dalla relazione del Professore Pezzini- aggiunge – sono venute fuori indicazioni importanti- da potere fare proprie e seguire questa strada che porterà soltanto dei benefici ai nostri imprenditori agricoli per una crescita delle loro aziende nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente. Un impegno preso oggi- continua il sindaco di Naro- è quello che cercheremo di far adottare ai 13 comuni che fanno parte del Gal Scm- “l’impronta di carbonio” che già il mio comune ha deliberato. La “carbon footprint” – conclude il presidente del Gal-è un parametro di grande importanza ed utilità per le pubbliche amministrazioni in quanto permette di valutare e quantificare gli impatti emissivi in materia di cambiamenti climatici nell’ambito delle politiche di settore, ma anche per monitorare l’efficienza ambientale ed energetica delle proprie strutture. Per le aziende, in un contesto che vede premiati i fornitori di prodotti o servizi a basse emissioni può essere uno strumento per valorizzare le proprie attività e di promuovere le proprie politiche di responsabilità sociale ed ambientale”.