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Caltanissetta. Un 23enne, Andrea Maniaci, In Totale Solitudine, Ripulisce Terreno Dall’immondizia

Di Danila Bonsangue 
Andrea Maniaci, 23 anni, studente universitario di Caltanissetta che l’estate scorsa ha passato le sue giornate libere, compreso il giorno del compleanno, a pulire dalla spazzatura ( con il caldo torrido) terreni abbandonati e meta di incivili, è tornato in azione. Ha ripulito il terreno di via F. di Roberto. Ho conosciuto Andrea, è un ragazzo straordinario, ama l’ambiente e lo dimostra, il caldo, il freddo, la solitudine, non lo scoraggiano, armato di guanti e sacchetti, pulisce, toglie la spazzatura gettata dagli altri, non riceve soldi, non riceve riconoscimenti dall’amministrazione comunale, lui fatica perché sogna un mondo migliore! Andrea racconta:” Appena ritornato da una breve vacanza estiva, stavo facendo una passeggiata e mi sono imbattuto in questo schifo. Sacchi di spazzatura buttati in mezzo al terreno, rifiuti di ogni tipo, cicche di sigarette dappertutto. Il tutto in un terreno che si trova a metà strada tra una scuola superiore e il Parco Robinson. Inoltre, l’indifferenza delle persone è tale che molti, nel momento in cui vedono il miracolo del terreno pulito, si apprestano con particolare zelo nel riportare la situazione nel solito degrado quotidiano. La mia è una battaglia continua e solitaria. Molti giovani preferiscono lasciarsi divorare dall’ansia e dalla depressione piuttosto che darsi una svegliata e collaborare per il bene comune. Ho smesso di supplicare gli altri chiedendogli di partecipare. Questo è il terzo giorno di raccolta che faccio in totale solitudine. Io sono solo un normale cittadino, niente di più. Quello che faccio io lo può fare chiunque. Vorrei che noi italiani imparassimo ad agire e a collaborare invece di aspettare che arrivi il salvatore caduto dal cielo a risolvere i nostri problemi. Pensate, se i cittadini fossero uniti, i politici sarebbero costretti a restituirci tutti i diritti che ci hanno rubato. E invece preferiamo coltivare il nostro orticello e farci gli affari nostri. Diamoci una svegliata.”

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